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La visione della città circolare

Il progetto CLIC – Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse (Modelli circolari per sfruttare gli investimenti nel riutilizzo adattivo del patrimonio culturale) co-finanziato dal programma europeo Horizon, iniziato nel 2017, si proponeva di verificare la possibilità di applicare il concetto di economia circolare al campo dei beni culturali materiali e immateriali. Salerno è stata una delle quattro città partner del progetto internazionale. In tale ambito si sono costituiti alcuni gruppi di lavoro, uno dei quali ha avuto come focus il territorio che, a partire dall’area archeologica di Fratte, si estende fino a Rufoli dove sono situati il Museo Città Creativa e le antiche fornaci. Attraverso una serie di incontri, è stata definita una «visione strategica» per lo sviluppo dell’area di Rufoli/Ogliara, basata sul patrimonio culturale e ambientale.

È stata ipotizzata per lo sviluppo futuro dell’area di Rufoli/Ogliara una visione di “città circolare” in cui le risorse culturali, naturali, sociali e umane sono continuamente ri-generate. Tra i partecipanti agli incontri, avvenuti in prima istanza presso il Giardino della Minerva, Daniele De Martino ha proposto di incontrarci presso la Fornace di Rufoli, dove abbiamo incontrato il Prof. Pasquale Persico e l’Arch. Carlo Cuomo che ci hanno suggerito di approfondire la conoscenza dei luoghi con l’aiuto di alcuni testi di cui sono autori.

Di grande aiuto il testo “La via dell’acqua la via del fuoco – Valorizzazione di Fratte e frazioni alte” di Cuomo, Ler e Catena, dal quali abbiamo tratto interessanti spunti di riflessione, che riportiamo integralmente:

Carmine Spirito “Dagli studi emerge una identità, autonoma rispetto al resto della città, di questi luoghi. Origini etrusche e rapporto originario con la costa. Cuomo, Ler e Catena riscoprono tipologie edilizie, le “case”, i “casali”, le “fornaci”, legate ad attività agricole e artigianali, profondamente connesse al territorio…. Nell’800 Fratte diviene il polo industriale non solo di Salerno, ma di un territorio ben più vasto.”

Riccardo Dalisi “Nel disegno complessivo di Salerno se ne riscontrano fondamentalmente due (strutture), concentrazioni di interesse storico-archeologico ambientale: il centro antico, con il Castello posto in prospettiva in alto, e Fratte con a ridosso l’acropoli etrusca. Le diramazioni che si dipartono in un’area contadina (Rufoli ad esempio) e dall’altra l’archeologia industriale, assieme al complesso antico di Fratte, costituiscono un territorio particolarmente caratterizzato e denso di significati.”

Antonio Catena “Ancora il fiume, via dell’acqua, è stato nel secolo scorso elemento determinante per la localizzazione delle industrie manifatturiere: filande, fornaci, fonderie allocate nella vallata, lungo il fiume e sormontate dai villini svizzeri, case padronali costruite in alto, oltre il fiume, in strategica postazione/osservatorio, quasi a sottolineare il ruolo sociale.”

Carlo Cuomo “Il territorio vale per intero come bene ambientale da tutelare, è modello originario e come tale, oltre il riuso e la conservazione passiva, chiede di essere attivato e potenziato.”

Comitato Provinciale di Salerno

Via Picenza 14, Salerno
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